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La caratteristica principe dell'interfaccia, gestita da microprocessore, è quella di polarizzare gli elettrodi delle sonde (nastro o sonda puntiforme) in modo discontinuo (onda quadra a circa 1.200 Hz-
L’interfaccia è dotata di uscite di ALLARME E GUASTO a relè con contatti liberi da potenziale in modo da permettere il collegamento a qualsiasi tipo di centrale di segnalazione (incendio, intrusione, allarmi tecnologici), con linee di rivelazione a due o quattro fili, con criterio di allarme ad apertura o chiusura.
L’interfaccia, purchè alimentata in c.c. o in c.a., può anche funzionare da sola in quanto il relè di allarme ha contatti idonei ad azionare direttamente dei dispositivi di allarme.
L'interfaccia è dotata di uscite elettroniche supplementari di allarme e guasto per segnalatori locali (tipo LED).
Allo scopo di rendere l’unità il più possibile indipendente dalla sorgente elettrica di alimentazione e quindi non vincolata unicamente a specifiche utilizzazioni, il circuito è realizzato in modo che l’unità possa essere collegata sia in c.c. che in c.a. con ampio campo di variabilità e senza dover rispettare determinate polarità.
Data l’estrema stabilità del circuito elettronico, non è richiesta alcuna regolazione della soglia di intervento.
La continuità del collegamento (a due fili) delle sonde puntiformi con l'unità elettronica, come pure la continuità del nastro sensore, è controllata tramite un resistore terminale da 10 Kohm.
L’elettronica, del tipo smd, è contenuta in una scatola in materiale termoplastico IP 55 con coperchio fissato a vite con guarnizione.
Tutti i collegamenti vanno effettuati su una comoda morsettiera con terminali a vite inclinati a 45 gradi per facilitarne il raggiungimento.
Il fissaggio della scatola può essere effettuato senza dover estrarre il circuito elettronico dalla scatola.
L’uscita dei cavi di collegamento è protetta con un passacavo: volendo mantenere il grado di protezione IP55 vanno usati stringicavo a vite normalmente reperibili in commercio.
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Dato il tipo di alimentazione delle sonde (onda quadra a circa 1.200 Hz), non superare i seguenti valori di resistenza e capacità per la linea da collegare ai morsetti 3 e 4 dell'interfaccia (inclusi il nastro e/o le sonde puntiformi utilizzate):
*capacità max: 20.000 pF
*resistenza max: 11 kOhm (oltre i 10 kOhm di fine linea)
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*autoripristino: cessata la causa di allarme (presenza d’acqua) o guasto, l’elettronica torna automaticamente in condizioni di sorveglianza.
*memoria di allarme: cessata la causa di allarme o guasto, l’elettronica permane nella condizione di allarme o guasto.
Il ripristino va effettuato togliendo l’alimentazione per circa 1 secondo
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1 di guasto ( contatto ad apertura da 10VA-
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1 di allarme
1 di guasto
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Fissaggio dell'Elettronica:
L’elettronica può essere fissata a parete oppure al pavimento
(guarda la foto)
Collegamenti all’elettronica:
I collegamenti dall’elettronica alla centrale di gestione (antincendio, antifurto, controllo tecnologico, etc.) ed alle sonde vengono effettuati tramite la apposita morsettiera inclinata a 45° montata sull’elettronica stessa.
Il passaggio dei cavi di collegamento all’elettronica attraverso la scatola contenitore IP55 può avvenire tramite passacavo o pressacavo
Le uscite elettroniche ALLARME e GUASTO di default erogano una corrente max. di circa 10 mA per consentire l’alimentazione diretta (cioè senza protezione) di LED.